LEOPOLDO II GRAN DUCA DI TOSCANA – domenica 9 aprile
I viaggi, i documenti e la bonifica in Maremma
Ore 17.30, Sala Grande dell’Accademia.
Oggetto di questo studio è principalmente un’analisi della personalità dell’ultimo granduca di Toscana Leopoldo II, dei suoi viaggi vissuti con intensa partecipazione e dell’impegno continuo per risanare le insalubri e paludose terre della Maremma toscana. Durante il suo governo (1824-1859), il sovrano lorenese riscontrando personalmente e in maniera regolare le condizioni di degrado ambientale e sociale di questo territorio, si impegnò ad avviare un grande processo di bonifica territoriale. L’impresa, cominciata ufficialmente con il Motuproprio del 1828, fu da lui stesso definita come una «missione civilizzatrice», compiuta nei confronti del suo Stato in una terra considerata come «figlia malata», meritevole di cure affettuose ed attenzioni particolari.
In particolare, attraverso l’analisi di alcune preziose relazioni manoscritte ed ancora inedite, riguardanti i suoi primi viaggi in Maremma dal 1826 al 1831, conservate presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, si è cercato di completare e rendere più omogenea la documentazione archivistica concernente le memorie di Leopoldo II. L’apporto di queste testimonianze è utile per suffragare le intuizioni di quegli studiosi che hanno sottolineato la rilevanza dell’operato lorenese nell’ambito della politica territoriale, dal momento che sul piano politico è risultata spesso evidente la debolezza e l’asservimento alle decisioni austriache.
Le gite maremmane di Leopoldo II appaiono come vere e proprie spedizioni di studio dove, accompagnato da fedeli collaboratori, il granduca si avventura coraggiosamente, sfida la malaria e le avversità di una natura ostile concentrando l’attenzione nell’osservazione dei fenomeni ambientali, per ricercarne le cause e proporre direttamente le soluzioni. Proprio in mezzo alle paludi e ai boschi fitti e inospitali il lorenese esprimeva al meglio il suo carattere ostinato, nella ferma volontà di lasciare un segno indelebile nella storia dell’amata Toscana.
Con l’intervento di studiosi illustri della storia toscana dell’Ottocento, la presentazione della ricerca di un giovane ricercatore è l’occasione per un pomeriggio dedicato alla riscoperta di un sovrano poco valorizzato negli studi, ma che in questo volume mostra tutto il suo interesse, specialmente per le iniziative di bonifica e riassetto del territorio nelle aree malsane della Maremma.
Con la partecipazione di:
- Lorenzo Tanzini, Presidente Accademia Valdarnese del Poggio
- Zeffiro Ciuffoletti, Università degli Studi di Firenze
- Anna Guarducci, Università degli Studi di Firenze
- Christian Satto, Scuola Normale Superiore di Pisa
Ingresso libero.